Monthly Archives: febbraio 2015

Uomini più forti nello sport? Questione di respiro

La rivista The Journal of Physiology ha pubblicato dei risultati interessanti relativi alla differenza abissale che intercorre tra la respirazione femminile e quella maschile, al punto da spiegarne il divario nelle prestazioni sportive. Nei maschi i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi, lavorano in maniera più efficiente. Nelle donne gli stessi muscoli consumano molto più ossigeno. Questione quindi di massa muscolare? Anche, ma non solo: il segreto è nell’efficienza della respirazione. Nelle donne i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi consumano molto più ossigeno rispetto agli uomini. Un dato tutt’altro che trascurabile non solo in campo sportivo: la scoperta potrebbe avere ripercussioni anche nel trattamento delle malattie respiratorie.

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Foto: performanceconnection.ca

Misurare il consumo d’ossigeno
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori della University of British Columbia (Canada) hanno sottoposto un gruppo di giovani atleti – donne e uomini – ad un test volto a valutare il consumo di ossigeno sotto sforzo. In particolare ad essere misurata è stata la quantità del gas consumato dai muscoli del diaframma e della gabbia toracica. Dalle analisi è emerso chiaramente che le donne utilizzavano più energia per la respirazione e quindi maggior ossigeno. Durante l’esercizio abbiamo bisogno di respirare più spesso e, di conseguenza, i muscoli respiratori devono lavorare di più e utilizzare molta più energia. I risultati ottenuti dagli scienziati  canadesi dimostrano che il costo metabolico della respirazione durante l’esercizio fisico nelle donne è più alto.

Crossfit1-1024x782Foto: kaplanchiropractic.com

Le implicazioni della scoperta
Come spiega William Sheel, uno degli autori dello studio, «se le donne utilizzano più ossigeno nei muscoli respiratori significa che vi è un abbondante flusso di sangue diretto in quelle zone. Ciò significa che in altri muscoli, come ad esempio quelli delle gambe, arriva una quantità di sangue minore rispetto agli uomini. Questa potrebbe essere la ragione della differenza di prestazione fisica tra i due sessi». Secondo quanto dichiarano i ricercatori i prossimi passi saranno quelli di testare se questa differenza nel consumo di ossigeno ha effetti sulla gittata cardiaca e sull’affaticamento muscolare. Dati importanti da valutare in quanto potrebbero fornire informazioni utili nel trattamento differenziale tra uomini e donne delle malattie respiratorie.

Fonte: La Stampa


10 alimenti che accelerano il metabolismo

Oltre ad un’alimentazione sana e a una costante attività fisica, ci sono alimenti, a volte insospettabili, ma capaci di accelerare il metabolismo, che col tempo e l’età si sa tende a rallentare…, e facilitare così il consumo di calorie e la conseguente perdita di peso. Scopriamo quali sono questi cibi dai super poteri.

Il peperoncino

1045961_68119969Foto: itsnature.org

Un singolo pasto piccante può aumentare il metabolismo fino al 25%. Oltre alle sue tante proprietà, il peperoncino è in grado di stimolare il corpo a bruciare più velocemente le calorie aumentando il dispendio calorico. Se da una parte il metabolismo subisce un’accelerazione, dall’altra lo stimolo della fame si riduce e il senso di sazietà durerà più a lungo.

The verde

teaFoto:fitnessandhealthadvisor.com

Le catechine presenti nel the verde possono aumentare la capacità del corpo di bruciare i grassi. Il suo contenuto di antiossidanti svolge, inoltre, una potente azione anti-invecchiamento sui tessuti e sugli organi del nostro corpo.

Acqua

Alcuni ricercatori tedeschi hanno riscontrato che i soggetti che bevono almeno un litro e mezzo litro d’acqua al giorno aumentano il loro metabolismo del 30 per cento. L’acqua è anche un inibitore naturale dell’appetito e impedisce il gonfiore addominale eliminando sodio e tossine.

Mele

Apples-in-a-basketFoto: vegkitchen.prg

Da uno studio condotto dall’Università di Rio De Janeiro su di un campione di donne, è risultato che, coloro a cui era stato richiesto di consumare tre mele al giorno, si erano rivelate in grado di perdere peso più rapidamente rispetto a coloro che non seguivano questa abitudine.

Alghe

Per l’alto contenuto di iodio, le alghe stimolano la tiroide, aumentando di conseguenza il metabolismo.

Carote

carrot-fbFoto: foodfacts.mercola.com

Oltre ad essere un’ottima fonte di fibre, le carote accelerano il metabolismo e il modo migliore di consumarle è a crudo intere.

Broccoli

broccoli-2Foto: healthimpactnews.com

Tra gli ortaggi maggiormente in grado di attivare i processi depurativi e di eliminazione delle tossine, i broccoli contengono fibre vegetali e altri elementi fondamentali per il buon funzionamento del nostro apparato digerente.

Carciofo

Studi condotti dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione di Roma e dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR di Bari hanno dimostrato la sua capacità di accelerare il metabolismo dei grassi.

Spezie

spices-herbsFoto: sugarnspiceinc.com

Cannella, pepe di Cayenna, pepe nero e zenzero sono tra le spezie ritenute maggiormente in grado di svolgere un’azione stimolante nei confronti del metabolismo. A dimostrarlo anche una ricerca canadese che evidenzia come chi assume regolarmente spezie sia in grado di bruciare quotidianamente fino a 1000 calorie in più rispetto a chi non le include nella dieta.

Pompelmo

GrapefruitFoto: fut-science.com

 


Braccialetti conta calorie. Quanto sono attendibili?

Ce ne sono di tutti i colori e contano le calorie che consumiamo quotidianamente tra passi che compiamo e attività fisica, non a caso sono molto amati da chi pratica sport assiduamente. Tuttavia questi braccialetti high tech tenederebbero a sovrastimare le calorie bruciate, con esiti controproducenti per chi li ha acquistati per avere un quadro chiaro della situazione nella sfida ai chili di troppo.

Bluetooth-Sports-Smartband-SH01-2-1ERD-Fuelband-Sync-Function-Sleep-Monitoring-Pedometer-for-Andriod-2-2Foto: aliexpress.com

E’ quanto afferma un’indagine condotta dalla University of Bath, in collaborazione con il giornale britannico Daily Mail, che ha testato sul campo i dispositivi da polso. Gli esperti stimano che entro il 2018 il mercato di questi prodotti arriverà a 130 milioni di pezzi venduti. Un recente studio dell’Iowa State University (Usa) ha rivelato che alcuni braccialetti potrebbero sovrastimare del 40% le calorie bruciate. «Ogni dispositivo ha un margine di errore – spiega Dylan Thompson, docente di medicina dello sport all’Università di Bath, che ha testato i braccialetti con una macchina che misura la calorimetria – alcuni però si sono dimostrati meno attendibili di altri».

I risultati hanno evidenziato le difficoltà che alcuni prodotti hanno nel registrare le calorie consumate quando si facevano determinati sport, ad esempio quando si andava in bicicletta, ma anche quando semplicemente si usava la tastiera del computer. «In quest’ultimo caso – avvertono gli autori dell’indagine – è possibile che il numero di calorie venga sovrastimato perché il braccialetto ”pensa” che al movimento delle mani che battono sulla tastiera corrisponda anche un certo tipo di attività del corpo. Ma non è così – concludono – e le persone potrebbero pensare, a fine giornata, di aver consumato più energia di quella che in realtà hanno bruciato».

Fonte: La Stampa