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Punto vita: alcuni esercizi per snellirlo

Snellire il punto vita non è solamente questione di fitness: oltre al movimento, quello che occorre è anche una sana ed equilibrata alimentazione senza questa è inutile iniziare. Non pensate di fare solo addominali: è un comune errore. Se iniziate in questo modo rischiate di ottenere l’effetto opposto. Occorre prima  “asciugare” il fisico e poi “smaltire la pancetta”. Dopo, si può lavorare in modo specifico e mirato anche sullo snellimento del punto vita.

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Primo step: asciugare! Puntate sul circuit training: un lavoro ad alta intensità con almeno 6 – 10 esercizi da eseguire in serie senza pause tra l’uno e l’altro ma riposando solo alla fine del circuito. Per ottimizzare i risultati è ideale fare 3 allenamenti a settimana per almeno un mese. Oppure optate per un corso di Total Body: allenamento che ha lo scopo di allenare l’intera muscolatura del corpo che dà grandi benefici. Una volta “asciugato” il fisico potete eseguire 3 esercizi mirati per il vostro punto vita. Vediamo quali sono.

1) Zig zag supino si esegue in posizione supina con le gambe piegate e i piedi ben saldi a terra e le braccia aperte ben attaccate al pavimento. A questo punto, sollevate le gambe portandole leggermente verso il petto e iniziate a inclinarle prima dalla parte destra e poi dalla parte sinistra con un movimento ritmico simile a quello dello slalom nello sci. Fate attenzione a mantenere il busto ben appoggiato a terra, gli addominali contratti e ad accompagnare tutto il movimento aiutandovi con la respirazione. Eseguite almeno 3 serie di esercizi da 10 piegamenti per lato.  Volendo, per rendere ancora più effice l’esercizio, potete tenere la gamba di appoggio sollevata a un passo dal pavimento.

waist2 Foto: tarryhealth.com

2) Twist per realizzarlo partite dalla posizione in piedi, con le gambe leggermente divaricate e la schiena ben dritta. A questo punto alzate le spalle all’altezza delle braccia e, tenendo i piedi ben saldi a terra, iniziate a praticare delle torsioni, prima da un lato e poi da l’altro in maniera né troppo lenta né troppo veloce. Ripetete il movimento per almeno 20 volte per lato e per 3 serie. Se ce la fate utilizzate anche una sbarra con o senza carico.

abdominals-barbell_side_bend Foto: preventdisease.com

3) Side plank per eseguire il plank laterale sdraiatevi lateralmente sul tappetino mantenendovi in equilibrio su un gomito e spingete quanto più possibile il fianco verso l’alto. Trattenete la posizione per una decina di secondi dopodichè rilasciate e ripetete il movimento con l’altro fianco.

side_plank2 Foto: watermaniaclinic.com

 

 


In forma con la fitball

La si vede di diversi colori e, se non la si conosce, si pensa sia una semplice palla da gioco. E invece no! Si chiama fitball e altro non è che una palla colorata in pvc ripiena d’aria, dal diametro e dalla circonferenza variabili e compresi tra i 55 e i 75 cm, adoperata per la salute (non a caso viene utilizzata spesso nella riabilitazione motoria) e la forma fisica.

FitballFoto: optimumhealthfleet.co.uk

Questo attrezzo, se impiegato nel modo corretto, procura tanti benefici quali:

  • aiuta il recupero post traumatico delle articolazioni;
  • migliora l’equilibrio e la postura;
  • stimola il sistema cardiovascolare;
  • è utile in gravidanza perché consente movimenti che facilitano il parto;
  • tonifica i muscoli;
  • favorisce il dimagrimento;
  • attiva costantemente i recettori propriocettivi dell’organismo.

Da utilizzare è semplice, se si possiede una ottima preparazione atletica e una buona consocenza dell’attrezzo per poter effettuare un allenamento globale; al contrario se si è alle prime armi è meglio affidarsi a un personal trainer. Per i neofiti è opportuno approcciarsi con esercizi basici quali:

  • Gambe e glutei: palla al muro, schiena completamente in appoggio sulla palla. Partendo dalla posizione eretta, piegare le gambe fino a formare un angolo retto, poi risalire. Inspirare quando si scende, espirare quando si sale. Effettuare 2 serie da 10/15 ripetizioni. QUADRICIPTI-SUQT-FIT-BAL-PARETE-AGFoto: evolutionfit.it
  • Addominali: supino (pancia in su), schiena (parte lombare) in appoggio sulla palla, piedi a terra e gambe leggermente divaricate. Mani dietro la nuca. Sollevare il busto verso l’alto, tenendo la testa appoggiata alle mani e lo sguardo rivolto verso l’alto (come per eseguire un crunch). Non portare il collo in avanti. Espirare in salita, inspirare in discesa. Effettuare 2 serie da 20 ripetizioni. crunch.300x250.23176Foto: abcallenamento.it
  • Petto e braccia: prono (pancia in giù), piedi sulla palla, mani a terra alla stessa larghezza delle spalle. Piegare le braccia portando il petto vicino a terra, poi risalire. Espirare in risalita, inspirare in discesa. Effettuare due 2 serie da 10/12 ripetizioni.siss-ball-push-upFoto: leanitup.com

Questi sono solamente alcuni dei tanti esercizi che si possono eseguire. Tuttavia la fitball non si utilizza soltanto per gli allenamenti ma, come già detto sopra, corregge anche la postura: non a caso la si consiglia in ufficio al posto della classica sedia da scrivania. Impiegata in questo modo, questo attrezzo permette di mantenere la curva naturale della bassa schiena (lordosi) evitando carichi ulteriori sulla colonna, dovuti alla posizione seduta prolungata.

wellness-ball-sedutaFoto: iltuoallenamento.it


Dieta e attività motoria: cosa mangiare prima e dopo

L’estate è ormai alle porte e molti temono la fatidica “prova costume”. Giugno è proprio il mese che fa da “prova del nove”: se abbiamo abbinato una corretta alimentazione al nostro workout non avremo nulla da temere, altrimenti dovremo prepararci a fare delle belle camminate in montagna e rinunciare, almeno per quest’anno, al mare.

Sapere cosa mangiare prima e dopo l’attività motoria è fondamentale per rendere il proprio allenamento più efficace possibile. Ormai, dovreste aver capito che andare in palestra può essere una sofferenza, ma è d’aiuto per perdere i chili in più. Bisogna, però, evitare di andarci a stomaco vuoto e, anzi, scegliere attentamente un’alimentazione pre workout che faccia andare d’accordo dieta e sport.

Cosa mangiare prima

La dieta per l’attività sportiva è fondamentale perché, da un lato, crea tutti i presupposti necessari al raggiungimento di una prestazione ottimale, dall’altro, permette un recupero post-allenamento più efficace.
Ma cosa mangiare prima del workout?
È importante selezionare degli alimenti che siano altamente digeribili, che abbiamo un’elevata densità energetica quali:

1) petto di pollo con riso integrale, che garantiscono molta energia e pochi grassi;

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​2) toast integrale dolce con un cucchiaio di miele o un toast integrale salato con fesa di tacchino e insalata, entrambi ricchi di fibre a lento rilascio;

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3) insalata di ceci in succo di limone, super proteica e senza grassi.

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Idealmente, il pasto deve avere circa 300 calorie e dev’essere consumato almeno tre ore prima dell’allenamento.
Come spuntino per l’allenamento, invece, sarebbe opportuno optare per un frutto come la banana che, ricca di potassio, protegge i muscoli durante la prestazione fisica. Assicuratevi di mangiarlo almeno mezz’ora prima dell’inizio dell’allenamento.

Cosa mangiare dopo

Cibarsi dopo l’attività motoria è fondamentale, contrariamente a quanto si pensa, ossia che subito dopo l’allenamento sia sbagliato mangiare perché tutte le calorie appena bruciate vengono reintegrate. Invece, mangiare dopo l’allenamento è l’unico modo per aumentare i risultati ottenuti durante “la fatica”. L’importante è saper scegliere gli alimenti giusti. Quello che proponiamo vale, come sopra, soltanto come spunto e non come vademecum.

1) salmone al forno con asparagi;

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2) tagliata di vitello con pomodori e rucola;

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3) insalata di pomodori, cetrioli, feta e olive;

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4) bresaola con olio d’oliva, succo di limone, rucola e grana.

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5 sport che fanno bene a corpo e mente

Forza, determinazione e ottimismo sembrano essere gli ingredienti giusti che lo sport riesce ad apportare a chi lo pratica regolarmente; senza dimenticare che l’attività fisica è importante per combattere l’obesità, ha risvolti benefici sul cuore, garantendo la protezione cardiovascolare e contro l’ipertensione arteriosa. Ma quali attività fisiche dobbiamo compiere per sentirci meglio anche psicologicamente? Scopriamolo insieme.

CORSA possibilmente da praticare in luoghi particolarmente rilassanti, come, ad esempio, in mezzo alla natura di un parco o nelle zone vicino al mare. Può essere il modo più giusto per lasciarsi alle spalle le preoccupazioni e la vita frenetica della città e per ritrovare un miglior rapporto con il corpo. Alcune ricerche dimostrano come i benefici che si ricavano dalla corsa siano molto simili a quelli derivanti dalla meditazione.

Walking Foto:caribbeancr.edublogs.org

CICLISMO chi usa la bike sa bene come sia importante allenare le gambe e dare la possibilità alla mente di restare più in sintonia. Per questo sarebbe opportuno pedalare nel verde, per rilassarsi. La bicicletta garantisce anche una migliore respirazione e l’ossigenazione svolge un ruolo essenziale nel rilassare lo spirito.

beginner_bike_interval_workout  Foto: blog.codyapp.com

PILATES si basa sul rilassamento dei muscoli e sul mantenimento della corretta postura. Grazie a questi due principi lo sport in questione consente di sentirsi meglio velocemente, non solo fisicamente, ma anche nel conseguiregiusto equilibrio psichico.

zoshoa022013 Foto: fitnessnetwork.com.au

AcquaGym ci si può allenare dolcemente. Si ha modo di scaricare le tensioni nervose all’interno di questo liquido ricco di simboli e carico di emozioni. L’acqua permette alla mente di rilassarsi e di ritrovare un rapporto più intimo con il proprio corpo.

basen Foto: ecspedycja.eu

YOGA respirazione e meditazione sono le basi fondamentali dello yoga. Riduce l’ansia e la depressione, combatte l’insonnia, aiuta a diventare più consapevoli e quindi ad acquisire chiarezza mentale. Ma questi sono solamente alcuni dei benefici dello yoga, che aumenta la concentrazione, oltre a far bene al cuore, a sconfiggere il mal di schiena e a rallentare l’invecchiamento.

yoga-woman  Foto: dolphinsquare.co.uk


Attività fisica? Tiratevi su, usate le vostre gambe e muovetevi. Bastano 30 minuti al giorno

Quando le persone sono a dieta non mangiano a sufficienza e rallentano il metabolismo, entrano in una modalità di pseudofame in cui il loro corpo smette di bruciare calorie velocemente perché sente la necessità di conservarle, ecco perché l’esercizio fisico è così importante. L’attività fisica aiuta a fare in modo che l’attività metabolica rimanga veloce; infatti il movimento è ciò che dà al corpo l’autorizzazione a bruciare calorie. È pertanto necessario fare esercizio fisico per impedire al corpo di andare in panico nella modalità di pseudofame.

La mancanza di attività fisica è anche uno stress per il corpo; la tensione si accumula sempre più senza trovare una via di uscita. È sufficiente una modesta pratica sportiva per fare sbollire la tensione, abbassare la soglia di reattività e migliorare la risposta emotiva agli stimoli negativi.
L’esercizio fisico riduce i rischi di malattie cardiache e vascolari, infarto, diabete, ipertensione, osteoporosi, obesità, depressione. Dovrebbe essere praticato almeno 30 minuti al giorno.

131158-849x565r1-workout-tipsFoto: exercise.lovetoknow.com

Il movimento fa bene. Ecco perchè
1.    Consente di bruciare calorie in eccesso e , quindi, di mantenere il peso-forma o di perdere peso.
2.    Stimola la respirazione. Il movimento della cassa toracica rappresenta una sorta di massaggio per gli organi interni (fegato, reni, stomaco, intestino e vescica).
3.    Previene l’osteoporosi. L’azione muscolare stimola infatti la produzione di matrice ossea, importante per aumentare la resistenza e ridurre i rischi di fratture.
4.    Stimola la circolazione arteriosa e venosa.
5.    Previene l’insorgenza di malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
6.    Stimola e protegge sia il sistema immunitario, sia quello endocrino.
7.    Riduce i livelli di colesterolo, in particolare l’LDL.
8.    Aiuta a ridurre il livello della pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
9.    Aumenta l’eliminazione dei radicali liberi.

Correre, ma anche camminare, giocare a tennis, anche in bicicletta, nuotare. Gli hobby funzionano a patto di essere fisicamente attivi per almeno tre ore alla settimana. Validi anche gli esercizi di stretching.
Dopo un’ora alla scrivania, è bene alzarsi, allungarsi, fare qualche piegamento sulle ginocchia e qualche respiro profondo.
L’attività fisica è anche efficace nella riduzione dell’adiposità addominale, tipica della cosiddetta “forma a mela” in cui il grasso si deposita intorno allo stomaco e al torace.

Swim FastFoto: cardinalrec.stanford.edu

Troppo in sovrappeso per riuscire a fare attività fisica?
Affermare che siete troppo in sovrappeso per fare attività fisica è come dire siete troppo magri per mangiare. Il corpo ha bisogno di esercizio fisico così come ha necessità di cibo. Non importa quanti sono i chili in eccesso, potete fare qualcosa per iniziare a perdere grasso, rafforzare le ossa e dare sollievo alle articolazioni dal peso che stanno sopportando. Naturalmente bisogna prima di tutto rivolgersi ad uno specialista in nutrizione e seguire una alimentazione corretta e sana,  prima di cominciare un programma di attività fisica.

Cominciate con poco camminando per 10 minuti al giorno senza fermarvi e aumentando di 5 minuti a intervalli regolari. Presto riuscirete a camminare per un’ora al giorno. Potete cominciare anche con qualche leggero esercizio di resistenza: fare semplici esercizi con i barattoli del supermercato o con i libri stimolerà i vostri muscoli in modi nuovi, dando una scossa al vostro metabolismo in modo che il corpo possa ricominciare a bruciare grassi. I pesi fanno sviluppare anche le ossa, infatti queste si sviluppano in risposta alla tensione, così quando un muscolo si tende su un osso durante il sollevamento pesi, lo stimola ad aumentare la densità diminuendo la percentuale di rischio per l’osteoporosi. E non dimenticare mai di fare stretching!

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Foto: singpatong-sitnumnoi.com

<<Abbiamo il diritto e il dovere di volerci bene e di rispettare il nostro corpo che, non dimentichiamolo, è il tempio dell’anima. L’autostima, la fiducia in se stessi, l’orgoglio e la fierezza che ne deriveranno ne saranno la conferma>>.

Dott.ssa Mariangela Aquila, Biologa Nutrizionista – Alta Formazione Specialistica in Nutrizione e Dietetica presso Aqvaworld Bluwellness Family Club


Group Cycling, in forma a ritmo di musica

Si pedala in gruppo su una bicicletta stazionaria seguendo le indicazioni di un istruttore qualificato, cercando il sincronismo con una musica di sottofondo che varia in funzione del tipo di attività che si sta svolgendo e immaginando scenari naturali entro cui gestire lo sforzo fisico. E’ lo spinning, allenamento aerobico importato in Europa nel 1995 dagli Stati Uniti. Nasce come preparazione in luoghi chiusi per il ciclismo su strada (indoor cycling) e ha una sua evoluzione tecnica grazie al suo inventore Johnny G., un ciclista americano che ha creato un metodo d’allenamento. Il metodo ha integrato la tecnica di pedalata a varie velocità, la tecnica di concentrazione e coinvolgimento tipico del training autogeno con l’ausilio di scelte musicali appropriate.

 
3525198086_9bc62eae7fFoto: flickr.com

Si cerca di condurre il ciclista attraverso un viaggio virtuale in cui la concentrazione e il coinvolgimento portino la mente a superare la fatica fisica e ad aumentare così le proprie capacità organiche. Le lezioni hanno una durata di un’ora circa e producono un ottimo allenamento aerobico con un grosso dispendio calorico. Visto il largo range di sforzo cardiovascolare, è importante che le lezioni siano seguite e suddivise secondo l’intensità dello sforzo.

Le posture base

Sono in tutto 5 le posture che si utlizzno in questa disciplina. Seated flat: è la più semplice e può essere utilizzata in qualsiasi momento; si è seduti con le braccia leggermente flesse e con le mani che impugnano saldamente il manubrio. Seated climbing: è utile quando si deve affrontare una salita di lieve entità; il bacino è sulla sella arretrato, in modo tale da avere una maggiore capacità di spinta sui pedali, le braccia sono leggermente flesse e le mani impugnano il manubrio appena prima delle sue curve laterali. Standing flat: si sta eretti sui pedali con i glutei vicini alla punta della sella. Le braccia sono leggermente flesse con le mani appoggiate sul manubrio. Questa posizione impegna molto gli arti inferiori e, di conseguenza, è bene adottare una resistenza leggera. Standing climbing: utile per gli allenamenti alla salita è la posizione più impegnativa dal punto di vista organico e muscolare. Il corpo è sollevato e spostato in avanti, le mani sul manubrio sono molto avanzate. Jumping: in questa postura il busto si solleva continuamente dalla sella come a simulare scatti improvvisi. Le mani sono appena appoggiate sul manubrio e distanti circa 30 centimetri. Nel jumping il ritmo e resistenza possono variare in funzione da quanto richiesto dall’istruttore.

spinning1Foto: besport.org


Di quanto sport abbiamo realmente bisogno?

 L’obiettivo è che tutti prendano la “medicina” attività fisica, ma camminare per dieci minuti di quando in quando non serve granché: certo è sempre meglio di niente, soprattutto in presenza di patologie, ma non crogioliamoci nell’idea che sudare sia inutile per ottenere benefici consistenti sulla salute e la forma fisica.
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Allora, qual è la dose giusta del farmaco-allenamento? Il primo passo di chi decide di fare movimento è valutare con una prova da sforzo la propria reale frequenza cardiaca massima e il consumo massimo di ossigeno: poi è possibile determinare durata, frequenza e intensità dell’allenamento, da scegliere in modo che sia completo. Non va bene, infatti, puntare solo su un’attività aerobica e ad esempio dedicarsi soltanto alla corsa: vanno sempre associati esercizi anaerobici di potenziamento e lo stretching, perché per essere davvero in salute contano anche forza muscolare, flessibilità, equilibrio. Capita spesso di vedere persone che praticano jogging con regolarità ma sono in condizioni fisiche scadenti perché hanno i muscoli “rattrappiti”, un torace poco espanso e la muscolatura respiratoria poco tonica. Inoltre, la “dose” di movimento cambia man mano che passano i mesi, perché con l’allenamento si fanno progressi e l’intensità degli sforzi può crescere».

Qualche consiglio pratico

L’ideale sarebbe fare movimento tutti i giorni per 45-60 minuti, ma volendo essere realisti il “dosaggio” di un’ora di attività fisica a giorni alterni può essere un buon obiettivo per chiunque. L’importante è trovare il grado di sforzo giusto: non deve essere troppo poco, perché altrimenti non ci si allena davvero, ma non si deve neppure esagerare altrimenti si rischia di trarne più svantaggi che benefici. Mantenersi entro il 70-80 per cento della propria frequenza cardiaca massima è l’ideale.

Fonte: Il Corriere Della Sera


Pilates: una disciplina contro il mal di schiena

La pratica del Pilates “aiuta” nel trattamento del dolore lombare cronico, ma non è ancora chiaro esattamente quali fattori o quale tipo particolare di esercizi possano essere responsabili di tali miglioramenti. Ad affermarlo è la revisione sistematica della letteratura scientifica, pubblicata sulla rivista Medicine, secondo cui sembra esserci consenso nella comunità scientifica che il Pilates sia più efficace di altri tipi di esercizi. Tuttavia, concludono i ricercatori, sono pochi gli studi che dimostrano chiaramente la miglior efficacia di uno specifico programma di Pilates rispetto ad altri trattamenti del dolore cronico. <<Negli studi analizzati – scrivono gli autori – risultano vaghi e spesso non bene definiti il livello di esercizio fisico, la frequenza e l’intensità del lavoro svolto nei vari protocolli di Pilates applicati».

zoshoa022013Foto: fitnessnetwork.com.au

La buona notizia è che i disturbi muscolo scheletrici, che interessano dal 20 al 30% dei cittadini europei in età adulta. possono essere alleviati con esercizi efficaci. Del resto, come spesso succede in medicina, prima si trova una cura e poi se ne capiscono i meccanismi di funzionamento. In attesa di capire perchè il Pilates sia così efficace, lo si può praticare e goderne i benefici.

Fonte: La Stampa


Io odio praticare attività fisica. Noi proviamo a farvela piacere con 10 trucchi

C’è chi, nonstante i ritmi frenetici, non perde occasione per andare in palestra oppure per fare jogging, e chi invece si nasconde detro mille scuse quali “non ho tempo”, “devo occuparmi dei figli”, “ho orari di lavoro strani” ecc, pur di non praticare sport. Tutto sta nella motivazione, ognuno di noi (dicono gli esperti, n.d.r.) ha potenzialità da tirar fuori per mantenerci attivi quotidianamente. L’esercizio fisico deve diventare un’abitudine e, per fare in modo che rientri nel nostro stile di vita abituale, ci sono alcune piccole strategie a cui fare ricorso.

1) Alzarsi presto. Predisponete tutte le condizioni per il vostro allenamento del mattino, puntando la sveglia presto al mattino. Apposite ricerche scientifiche hanno dimostrato che praticare attività fisica al mattino è molto più motivante che svolgerla nel corso della giornata, anche perché, proprio al mattino, ci sono minori distrazioni.

wake-up-earlyFoto: cultivatinghabits.com

2) Aspettate 6 settimane. Secondo gli esperti ci vorrebbero almeno sei settimane perché l’esercizio fisico diventi un’abitudine. Si tratterebbe proprio del tempo giusto per vedere i primi cambiamenti estetici. Raggiunti i tanto desiderati cambiamenti non vorrete più tornare alla vecchia forma fisica.

3) Trovate lo sport più adatto a voi. Non tutti gli sport e le forme di fitness sono adatti a ciascuno di noi. Cercate di avvicinarvi alla disciplina che più vi incuriosisce, incominciate a praticarla e, se vi prende, vedrete che diventerà il vostro toccasana quotidiano.

WalkingFoto: caribbeancr.edublogs.org

4) A A A personal trainer cercasi. Se non avete mai fatto esercizio fisico, o se non lo praticate da molto tempo è bene affidarsi alle mani esperte di un personal trainer che magari vi aiuterà a trovare anche la giusta motivazione per meglio raggiungere gli obiettivi prefissati.

1Foto:personaltraining015.wordpress.com

5) Iscrivetevi ad un club. Imparare a condividere le proprie esperienze sportive è bello e l’iscrizione ad un club è un modo per sentirsi più motivati, il senso di appartenza al gruppo di un corso collettivo sarà la giusta chiave di inizio.

6) Organizzazione. Per trovare il tempo necessario per praticare attività motoria è semplice: scegliete il club più vicino al vostro posto di lavoro o a casa peserà di meno il rientro a fine allenamento, e tenete sempre a portata di mano la borsa con tutto l’outfit necessario per lo sport che si desidera praticare.

7) E’ tempo di investire nel fitness. Se si è abituati a risparmiare e ivestire il danaro in buoni affari, lo sport come investimento non è da sottovalutare.

teammember_03 Foto: 24hourfitness.com

8) Non esagerate. Soprattutto per i neofiti sarebbe opportuno iniziare gradualmente, con delle sedute bisettimanali magari, per evitare infortuni e strappi miscolari. Integrate sempre con delle bevande a base di sali minerali e fate sempre stretching a ogni fine seduta.

9) Be social. Utilizzare delle app che contano il consumo di calorie e suggeriscono il miglior programma di allenamento da seguire, può essere una giusta stimolazione per continuare a fare attività sportiva.

10) Concedetevi un premio. E quello lo decidete voi, noi vi possiamo suggerire qualcosa di cui usufruire solo una volta a settimana tipo un buon bicchiere di vino, un gustoso dessert o un buon rustico.

BXP49608Foto: culinaryone.com

Fonte: TantaSalute

 


Uomini più forti nello sport? Questione di respiro

La rivista The Journal of Physiology ha pubblicato dei risultati interessanti relativi alla differenza abissale che intercorre tra la respirazione femminile e quella maschile, al punto da spiegarne il divario nelle prestazioni sportive. Nei maschi i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi, lavorano in maniera più efficiente. Nelle donne gli stessi muscoli consumano molto più ossigeno. Questione quindi di massa muscolare? Anche, ma non solo: il segreto è nell’efficienza della respirazione. Nelle donne i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi consumano molto più ossigeno rispetto agli uomini. Un dato tutt’altro che trascurabile non solo in campo sportivo: la scoperta potrebbe avere ripercussioni anche nel trattamento delle malattie respiratorie.

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Foto: performanceconnection.ca

Misurare il consumo d’ossigeno
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori della University of British Columbia (Canada) hanno sottoposto un gruppo di giovani atleti – donne e uomini – ad un test volto a valutare il consumo di ossigeno sotto sforzo. In particolare ad essere misurata è stata la quantità del gas consumato dai muscoli del diaframma e della gabbia toracica. Dalle analisi è emerso chiaramente che le donne utilizzavano più energia per la respirazione e quindi maggior ossigeno. Durante l’esercizio abbiamo bisogno di respirare più spesso e, di conseguenza, i muscoli respiratori devono lavorare di più e utilizzare molta più energia. I risultati ottenuti dagli scienziati  canadesi dimostrano che il costo metabolico della respirazione durante l’esercizio fisico nelle donne è più alto.

Crossfit1-1024x782Foto: kaplanchiropractic.com

Le implicazioni della scoperta
Come spiega William Sheel, uno degli autori dello studio, «se le donne utilizzano più ossigeno nei muscoli respiratori significa che vi è un abbondante flusso di sangue diretto in quelle zone. Ciò significa che in altri muscoli, come ad esempio quelli delle gambe, arriva una quantità di sangue minore rispetto agli uomini. Questa potrebbe essere la ragione della differenza di prestazione fisica tra i due sessi». Secondo quanto dichiarano i ricercatori i prossimi passi saranno quelli di testare se questa differenza nel consumo di ossigeno ha effetti sulla gittata cardiaca e sull’affaticamento muscolare. Dati importanti da valutare in quanto potrebbero fornire informazioni utili nel trattamento differenziale tra uomini e donne delle malattie respiratorie.

Fonte: La Stampa