
Allora, qual è la dose giusta del farmaco-allenamento? Il primo passo di chi decide di fare movimento è valutare con una prova da sforzo la propria reale frequenza cardiaca massima e il consumo massimo di ossigeno: poi è possibile determinare durata, frequenza e intensità dell’allenamento, da scegliere in modo che sia completo. Non va bene, infatti, puntare solo su un’attività aerobica e ad esempio dedicarsi soltanto alla corsa: vanno sempre associati esercizi anaerobici di potenziamento e lo stretching, perché per essere davvero in salute contano anche forza muscolare, flessibilità, equilibrio. Capita spesso di vedere persone che praticano jogging con regolarità ma sono in condizioni fisiche scadenti perché hanno i muscoli “rattrappiti”, un torace poco espanso e la muscolatura respiratoria poco tonica. Inoltre, la “dose” di movimento cambia man mano che passano i mesi, perché con l’allenamento si fanno progressi e l’intensità degli sforzi può crescere».
Qualche consiglio pratico
L’ideale sarebbe fare movimento tutti i giorni per 45-60 minuti, ma volendo essere realisti il “dosaggio” di un’ora di attività fisica a giorni alterni può essere un buon obiettivo per chiunque. L’importante è trovare il grado di sforzo giusto: non deve essere troppo poco, perché altrimenti non ci si allena davvero, ma non si deve neppure esagerare altrimenti si rischia di trarne più svantaggi che benefici. Mantenersi entro il 70-80 per cento della propria frequenza cardiaca massima è l’ideale.
Fonte: Il Corriere Della Sera