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Incidenti sub: 10 regole d’oro per evitarli

In merito alle notizie relative ai recenti incidenti subacquei avvenuti al largo delle coste italiane riteniamo fondamentale fornire un’informazione precisa e puntuale su quanto concerne l’attività subacquea. Purtroppo persino testate nazionali riportano informazioni errate: si è confuso il Nitrox, una miscela composta da ossigeno ed azoto, con “Mitrox”; si è parlato di “Primax” per intendere Trimix, altra miscela respiratoria. Si è parlato di “brevetti facili”, mentre è noto che i programmi dei corsi subacquei sono da anni regolamentati da standard di qualità emanati dall’Organizzazione internazionale per la normazione (ISO). E’ quindi importante, quando si decide di partecipare ad un corso sub, verificare che l’organizzazione didattica alla quale appartiene l’istruttore/scuola sia in possesso di un certificato di conformità agli standard di qualità ISO.

Il mondo delle immersioni è altamente specializzato: ha dei principi educativi stabiliti, delle regole di sicurezza certe, persino un suo linguaggio. Non si può lasciare spazio ad opinioni improvvisate, garantendo visibilità a persone di scarsa professionalità. Occorre, in casi così delicati e che toccano la vita delle persone, nonché la continuazione di un intero settore, fare affidamento su fonti certe: organismi riconosciuti e professionisti del settore.

Invitiamo, pertanto, le testate giornalistiche a fare riferimento alle didattiche riconosciute (IDEA, PADI, SSI) e a DAN Europe, Fondazione no-profit dedita alla salvaguardia della vita umana in mare, per informazioni certe, attendibili e specializzate.

Occorre infine precisare che la subacquea rimane uno sport sicuro. I dati International DAN parlano di una bassa incidenza di infortuni (0,006% / immersione) e di mortalità (3 x 100.000). Naturalmente, occorre che i subacquei siano fisicamente idonei alla pratica stessa, oltre che ben preparati a non superare i limiti del proprio brevetto e soprattutto della propria esperienza.

La nuova campagna di sensibilizzazione e sicurezza, promossa dalla Fondazione DAN Europe ad esempio, si rivolge all’intera comunità subacquea, in particolar modo ai sub ricreativi, la maggior parte di coloro che s’immergono nelle splendide acque del nostro Paese.

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L’attività subacquea può considerarsi sicura, anche se messa a confronto con un gran numero di sport “di massa”. Naturalmente, per evitare problemi, è necessario rispettare una serie di regole precise e di buon senso. Gli incidenti subacquei possono accadere e possono causare tristezza e sgomento in tutta la comunità subacquea. Tuttavia, crediamo che si possa fare molto per creare una sempre maggiore consapevolezza e ridurre il numero degli incidenti gravi.

A questo proposito, la DAN Europe ha sviluppato una serie di vignette che aiutano a ricordare le regole da seguire quando si fa immersione ricreativa.
Per poter partecipare attivamente alla campagna basta collegarsi alla pagina Facebook della didattica https://www.facebook.com/DanEuropeItalia?ref=hl

Fonti: DAN Europe e A.Di.SUB (Associazione Didattiche Subacquee)