La rivista The Journal of Physiology ha pubblicato dei risultati interessanti relativi alla differenza abissale che intercorre tra la respirazione femminile e quella maschile, al punto da spiegarne il divario nelle prestazioni sportive. Nei maschi i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi, lavorano in maniera più efficiente. Nelle donne gli stessi muscoli consumano molto più ossigeno. Questione quindi di massa muscolare? Anche, ma non solo: il segreto è nell’efficienza della respirazione. Nelle donne i muscoli che consentono alla gabbia toracica di espandersi consumano molto più ossigeno rispetto agli uomini. Un dato tutt’altro che trascurabile non solo in campo sportivo: la scoperta potrebbe avere ripercussioni anche nel trattamento delle malattie respiratorie.
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Misurare il consumo d’ossigeno
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori della University of British Columbia (Canada) hanno sottoposto un gruppo di giovani atleti – donne e uomini – ad un test volto a valutare il consumo di ossigeno sotto sforzo. In particolare ad essere misurata è stata la quantità del gas consumato dai muscoli del diaframma e della gabbia toracica. Dalle analisi è emerso chiaramente che le donne utilizzavano più energia per la respirazione e quindi maggior ossigeno. Durante l’esercizio abbiamo bisogno di respirare più spesso e, di conseguenza, i muscoli respiratori devono lavorare di più e utilizzare molta più energia. I risultati ottenuti dagli scienziati canadesi dimostrano che il costo metabolico della respirazione durante l’esercizio fisico nelle donne è più alto.
Le implicazioni della scoperta
Come spiega William Sheel, uno degli autori dello studio, «se le donne utilizzano più ossigeno nei muscoli respiratori significa che vi è un abbondante flusso di sangue diretto in quelle zone. Ciò significa che in altri muscoli, come ad esempio quelli delle gambe, arriva una quantità di sangue minore rispetto agli uomini. Questa potrebbe essere la ragione della differenza di prestazione fisica tra i due sessi». Secondo quanto dichiarano i ricercatori i prossimi passi saranno quelli di testare se questa differenza nel consumo di ossigeno ha effetti sulla gittata cardiaca e sull’affaticamento muscolare. Dati importanti da valutare in quanto potrebbero fornire informazioni utili nel trattamento differenziale tra uomini e donne delle malattie respiratorie.
Fonte: La Stampa