Monthly Archives: aprile 2015

Di quanto sport abbiamo realmente bisogno?

 L’obiettivo è che tutti prendano la “medicina” attività fisica, ma camminare per dieci minuti di quando in quando non serve granché: certo è sempre meglio di niente, soprattutto in presenza di patologie, ma non crogioliamoci nell’idea che sudare sia inutile per ottenere benefici consistenti sulla salute e la forma fisica.
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Allora, qual è la dose giusta del farmaco-allenamento? Il primo passo di chi decide di fare movimento è valutare con una prova da sforzo la propria reale frequenza cardiaca massima e il consumo massimo di ossigeno: poi è possibile determinare durata, frequenza e intensità dell’allenamento, da scegliere in modo che sia completo. Non va bene, infatti, puntare solo su un’attività aerobica e ad esempio dedicarsi soltanto alla corsa: vanno sempre associati esercizi anaerobici di potenziamento e lo stretching, perché per essere davvero in salute contano anche forza muscolare, flessibilità, equilibrio. Capita spesso di vedere persone che praticano jogging con regolarità ma sono in condizioni fisiche scadenti perché hanno i muscoli “rattrappiti”, un torace poco espanso e la muscolatura respiratoria poco tonica. Inoltre, la “dose” di movimento cambia man mano che passano i mesi, perché con l’allenamento si fanno progressi e l’intensità degli sforzi può crescere».

Qualche consiglio pratico

L’ideale sarebbe fare movimento tutti i giorni per 45-60 minuti, ma volendo essere realisti il “dosaggio” di un’ora di attività fisica a giorni alterni può essere un buon obiettivo per chiunque. L’importante è trovare il grado di sforzo giusto: non deve essere troppo poco, perché altrimenti non ci si allena davvero, ma non si deve neppure esagerare altrimenti si rischia di trarne più svantaggi che benefici. Mantenersi entro il 70-80 per cento della propria frequenza cardiaca massima è l’ideale.

Fonte: Il Corriere Della Sera


Centrifugato di cetriolo e zenzero. Il benessere da gustare

Prendersi un periodo del mese per disintossicarsi è fondamentale, questo perché il corpo ha bisogno di depurarsi da tutte le sostanze nocive che accumula attraverso l’aria che respiriamo, il cibo che ingeriamo, l’acqua che beviamo e lo stress della vita quotidiana. Il centrifugato di cetriolo e zenzero, a tal riguardo, è una ricetta che aiuta a disintossicare l’organismo.

imagesFoto: buyfruit.com.au

Il cetriolo è un vegetale dal sapore fresco e delicato, composto per il 96% di acqua. La sua ricchezza di sali minerali e oligoelementi essenziali, lo rende un alimento perfetto per depurare e disintossicare l’organismo. Ma il cetrolo è ben noto anche per le sue proprietà diuretiche, digestive, toniche e dimagranti. Quest’ultima è merito del suo bassissimo apporto di calorie e la generosa quantità d’acqua, che favorisce la perdita di peso e la giusta reintegrazione dei sali minerali. Inoltre viene consigliato alle persone affette da diabete, in quanto le sue sostanze nutritive sono in grado di regolarizzare il livello di glicemia. Per godere appieno delle proprietà del cetriolo, bisogna consumarlo fresco a crudo, in gustose insalate, per creare salse a base di yogurt magro oppure nei centrifugati insieme a frutta, verdura o spezie.

gingerFoto: lifehack.org

Lo zenzero è una radice ch vanta svariate proprietà benefiche. In questo caso, lo zenzero unito al cetriolo, aiuterà a stimolare il tuo metabolismo e il tuo apparato digerente. Ma non solo. Lo zenzero, come il cetriolo, è consigliato nei soggetti che soffrono di diabete, in quanto tiene a bada la glicemia. Lo zenzero, come detto in precedenza, stimola il metabolismo dei grassi contribuendo attivamente alla perdita di peso.

Per questo particolarmente indicato per chi segue una dieta dimagrante. Inoltre lo zenzero agisce in maniera benefica su apparato digerente, apparato respiratorio, fegato, reni, rafforza il sistema immunitario, è un ottimo espettorante, , termoregalotore, energizzante, analgesico, stimolante e, da recenti studi, è emerso che lo zenzero vanta delle forti proprietà antitumorali. Da non sottovalutare il suo sapore speziato e il profumo intenso.

Fonte: TantaSalute


La sauna fa dimagrire? Effetti sulla linea e come si fa

Il bagno di vapore che si pratica attraverso la sauna è in grado di apportare molti benefici: rilassa i muscoli, pulisce la pelle, rafforza il sistema immunitario, aiuta contro le allergie, l’irritabilità e l’insonnia. Questo tipo di bagno può essere utile anche per perdere qualche chilo di troppo, ma non tutti sono d’accordo sull’efficacia che riguarda i benefici del dimagrimento. E’ chiaro, infatti, che non basta solo la sauna per dimagrire, ma bisogna abbinare ad essa una regolare attività fisica e una dieta ipocalorica. Ci sono delle regole ben precise da seguire, per ottenere quanti più vantaggi è possibile.

Gli effetti sulla linea

Molti parlano degli effetti sulla linea della sauna, anche se non tutti sono d’accordo sul fatto che questo tipo di trattamento possa funzionare ai fini del dimagrimento. Perché essa possa essere utile, è opportuno utilizzarla in modo costante. Per esempio sarebbe meglio avere a disposizione la sauna tutti i giorni, anche all’interno di una palestra o di un impianto termale.

Si può cominciare con un trattamento di 2 volte alla settimana, con sessioni di 20 minuti, per poi aumentare gradualmente i giorni in cui la si utilizza. Il calore fa in modo che le nostre ghiandole sudoripare producano sudore. Di conseguenza aumenta la spesa calorica e questo contribuisce a far dimagrire.

Tuttavia, perché si possa avere un effetto bruciagrassi, bisogna integrare il ricorso alla sauna con dello sport o qualche altro tipo di attività fisica. Se riusciamo a praticarla per più volte alla settimana e se, prima di essa, ci dedichiamo al movimento, possiamo dimagrire. Inoltre, poiché favorisce l’aumento della circolazione sanguigna e lo smaltimento delle tossine, può determinare la riduzione del grasso accumulato soprattutto nelle zone colpite dalla cellulite.

royal-wellness-spa7 Foto: Google Images

Come si fa

Se si fa la sauna per la prima volta, non bisogna avere paura del caldo. Al limite, invece di restare per più di 15 minuti, si può rimanere anche per 10 minuti. Si deve badare a non uscire dalla sauna, se non sono trascorsi almeno 8 minuti, perché altrimenti il corpo non si scalda in profondità. Può capitare di non avere la percezione del sudore, ma in un ambiente così caldo il sudore evapora velocemente. Tra l’altro le prime volte si suda di meno.

La sauna non andrebbe fatta né a stomaco pieno né a stomaco vuoto. Sarebbe meglio consumare uno spuntino leggero prima, come uno yogurt e un po’ di frutta.

Inoltre si può bere una tisana calda al tiglio o alla camomilla, perché aiuta a sudare. Dopo la sauna è obbligatorio bere molti liquidi. Portiamo con noi due asciugamani, di cui uno va utilizzato per asciugarsi e l’altro per sedersi sulle panchine. Essenziale è anche un accappatoio. E’ necessario togliersi tutti gli oggetti metallici, perché potrebbero scaldarsi e provocare delle scottature.

Prima di entrare nella sauna, ci si deve fare una doccia calda e ci si deve lavare con il sapone. In questo modo si può preparare la pelle ad avere i pori ben aperti. Si entra in sauna in costume, coperti da un asciugamano, e si sceglie, all’inizio, la panchina più in basso, dove fa meno caldo. Via via si può scegliere anche un posto più in alto in cui sedersi.

La fase successiva consiste in una doccia di acqua fredda o fresca, per riportare la temperatura corporea ai livelli normali e per far abituare i vasi sanguigni. L’immersione nell’acqua fresca dovrebbe cominciare dalla parte più lontana dal cuore, meglio dal piede destro, per poi risalire. Dopo l’immersione nell’acqua fredda, inizia la fase di riposo. Ci si sdraia su un lettino avvolti nell’accappatoio.

E’ essenziale, prima della sauna, sottoporsi ad una visita medica, in particolare se si soffre di pressione bassa o troppo alta, se si hanno dei problemi cardiovascolari o delle patologie renali. La sauna deve essere evitata durante la gravidanza e in corrispondenza del ciclo mestruale.

Fonte: TantaSalute


Pilates: una disciplina contro il mal di schiena

La pratica del Pilates “aiuta” nel trattamento del dolore lombare cronico, ma non è ancora chiaro esattamente quali fattori o quale tipo particolare di esercizi possano essere responsabili di tali miglioramenti. Ad affermarlo è la revisione sistematica della letteratura scientifica, pubblicata sulla rivista Medicine, secondo cui sembra esserci consenso nella comunità scientifica che il Pilates sia più efficace di altri tipi di esercizi. Tuttavia, concludono i ricercatori, sono pochi gli studi che dimostrano chiaramente la miglior efficacia di uno specifico programma di Pilates rispetto ad altri trattamenti del dolore cronico. <<Negli studi analizzati – scrivono gli autori – risultano vaghi e spesso non bene definiti il livello di esercizio fisico, la frequenza e l’intensità del lavoro svolto nei vari protocolli di Pilates applicati».

zoshoa022013Foto: fitnessnetwork.com.au

La buona notizia è che i disturbi muscolo scheletrici, che interessano dal 20 al 30% dei cittadini europei in età adulta. possono essere alleviati con esercizi efficaci. Del resto, come spesso succede in medicina, prima si trova una cura e poi se ne capiscono i meccanismi di funzionamento. In attesa di capire perchè il Pilates sia così efficace, lo si può praticare e goderne i benefici.

Fonte: La Stampa