Tre minuti e 13 secondi in apnea. E’ quel che è servito all’apneista romano Andrea Zuccari, 39 anni, a raggiungere i 175 metri di profondità e tornare in superficie. L’impresa, che equivale al nuovo record italiano “no limits”, è stata compiuta lo scorso 26 luglio nelle acque di Sharm El Sheikh, sul Mar Rosso. Zuccari, in realtà, ha toccato quota -177,2 metri, ma i giudici hanno omologato la misura che Andrea aveva annunciato prima del tentativo. Anche così comunque il primato è stato sgretolato. Il precedente gli apparteneva con -155 dal 24 gennaio 2013, quando rimanendo in immersione per 2 minuti e 54 secondi, superò l’annoso limite (-150) fissato da Umberto Pelizzari il 24 ottobre 1999 a Portofino.
Nell’apnea “no limits”, l’atleta ha facoltà di scegliere il modo per scendere e risalire in superficie. Normalmente si tuffa con una zavorra senza limiti di peso (“slitta”) fissata a un cavo, per poi risalire con l’ausilio di un pallone gonfiabile.
Fonte: Corriere Dello Sport