Correre gli 800 metri all’ottavo mese di gravidanza. La prima a farlo è stata la campionessa Alysia Montano, partecipando ai campionati di atletica in California in 2 minuti e 32 secondi. Una scelta ben ponderata, e soprattutto rischiosa: ma è sempre così?
Nel caso della 28enne Alysia i problemi non ci sono stati: oltre ad essere allenata, la giovane è sempre stata seguita sia dal suo medico, sia dal suo preparatore atletico. Vediamo, però, se è positivo fare running durante la gravidanza. In realtà, c’è il via libera a chi corre già due volte alla settimana: il corpo è allenato, ma bisogna limitare gli sforzi e l’intensità degli allenamenti. Già, perchè in gravidanza, la disponibilità di ossigeno è più ridotta, dato che una parte viene reindirizzata al feto.
L’ideale è fare un piccolo test: provate a parlare mentre correte. Se vi viene il fiatone, allora è il caso di rallentare il ritmo e alleggerire il carico.
Se, al contrario, non siete grandi esperte di running, non vi conviene certo iniziare con il pancione! Se volete tenervi lo stesso in allenamento, provate con la marcia: non è pericolosa e riduce il rischio di vedere sviluppate alcune patologie, quali il diabete gestazionale, oppure la depressione post partum.
Infine il semaforo diventa completamente rosso nel caso in cui vi siano impedimenti di tipo fisico, e che possano mettere a repentaglio la vita del vostro bambino o la vostra. I casi più frequenti potrebbero essere il collo dell’utero poco tonico, la placenta previa oppure una minaccia di aborto.
In questi ultimi casi, è consigliato stare a riposo: avrete tutto il tempo di correre. Dopo aver partorito, si intende!
Ogni modo per tutti i nove mesi è utile rinforzare il pavimento pelvico, cioè i muscoli che sostengono il feto. Una delle attività consigliabili è il pilates che dà anche sollievo alla schiena e migliora la circolazione linfatica. Unica avvertenza: praticarlo alla fine del primo trimestre e continuarlo nella fase post partum!
Fonte: http://alysiamontano.blogspot.it/ e Starbene